Scoprite e venite a degustare l’Aleatico, il tesoro dell’Isola d’Elba
Breve storia di un posto unico
La Fattoria delle Ripalte era sorta nel 1896, su iniziativa del Conte Tobler, nobiluomo svizzero innamorato dell’Italia, per realizzare la sua grande passione: la coltivazione della vite e la produzione di grandi vini. L’intero comprensorio (420 ettari), che rappresentava la più grande azienda agricola dell’Elba (la famosa Fattoria Tobler poi Fattoria delle Ripalte), era stato completamente abbandonato dai successivi proprietari che utilizzarono i terreni come riserva di caccia.
L’antica fama rimase e, nel 2002, la proprietà decise di valorizzare la vocazione viticola dei suoi terreni: dodici ettari di nuove vigne occupano ora le migliori posizioni della Tenuta. Più della metà della produzione viene da uve Aleatico, il vitigno più pregiato e caratteristico dell’Elba, prodotto dai vigneti di Poggio Turco. Il vino che ne deriva è un passito dolce e complesso, di piacevolissima beva.
Il vigneto è piantato su suoli difficili, sassosi e molto drenati (per la maggior parte terrazzato): la vite produce poco ma la qualità delle uve è alta. Non si usano prodotti chimici di sintesi per i trattamenti fitosanitari e la limitata concimazione è organica.
Una cantina vinicola immersa nella natura
Progettata dal grande architetto Tobia Scarpa la nuova cantina esternamente si presenta come un grande parallelepipedo inserito nel Colle di Gianni. L’intento è stato quello di mascherare l’edificio con il contesto paesaggistico circostante e nello stesso tempo di intercalarlo nello scenario dell’ambiente mediterraneo.
L’aspetto monolitico del fronte della cantina è dato da una stretta maglia di pilastri rivestiti in pietra Calamita prelevata dalle vicine cave. L’edificio si sviluppa su tre livelli e risponde alla logica del trasferimento dei prodotti per mezzo della gravità mentre la copertura della cantina è costituita da un terrazzo utilizzato per l’appassimento delle uve con una vista panoramica mozzafiato sui vigneti circostanti e sulle coste dell’isola.
Il piano intermedio è destinato alle operazioni di vendemmia oltre ad ospitare la sala degustazione e la sala barrique di 240 mq, mentre al piano inferiore si trovano i locali per fermentazione e pressatura , imbottigliamento e stoccaggio.
La nuova cantina è un vero e proprio strumento di lavoro, tutte le funzioni hanno un loro spazio ed un logico percorso produttivo, troviamo anche il laboratorio di analisi e controllo, la mensa e gli spogliatoi, l’ufficio aziendale e un’area destinata alla vendita diretta.
I vini della Tenuta delle Ripalte
Più della metà della produzione viene dall’uva Aleatico, il vitigno più pregiato e caratteristico dell’Elba, prodotto dai vigneti di Poggio Turco; il vino che ne deriva è un passito dolce e complesso, di piacevolissima beva.
Accanto, i vigneti del Gorgaccio che producono Vermentino, l’omonimo vino bianco, è profumato, deciso nel sapore e di grande struttura. Due vini nel solco della tradizione e dello stile delle piccole isole del Mediterraneo.
Il vigneto è piantato su suoli molto difficili, sassosi e molto drenati; la vite produce poco ma la qualità delle uve è alta. Non si usano prodotti chimici di sintesi per i trattamenti fitosanitari e la limitata concimazione è organica.
Nella nuova e razionale cantina alle pendici del Colle di Gianni avviene l’appassimento delle uve per le vinificazioni e l’invecchiamento dei prodotti.
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L’unica cantina vinicola al mondo che sul suo tetto ospita un campo da tennis regolamentare!
Degustazioni esclusive
L’Aleatico è un vino autoctono con radici millenarie e nobilissime, preferito da Napoleone, durante il suo esilio sull’isola. A rilanciarlo ci sta pensando la tenuta delle Ripalte. L’obiettivo è quello di produrre 3.500 bottiglie all’anno, bottiglie che però saranno riservate agli ospiti della Tenuta e a pochi altri intenditori.